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ROMA MILLENARIA

Roma millenaria...

di porpora i tetti...

di travertino le case...

di zampilli le fontane...

d'agrumi e rose i giardini...

e or vestita di cemento e benzina,

grigia come l'asfalto

accendi luci nella notte

a presidiar strade e quartieri

coi gendarmi fossili dell'Eni

carburanti ai motori della tua rovina

 

Agli orti

hai preferito i benzinai...

alle persone le auto...

alle botteghe gli autolavaggi...

alla spesa rionale i supermercati

con grandi parcheggi...

e ora la tua sola grandezza, nonché tuo vanto

è nel primato dei motori,

traffico e monnezza,

al qual prostituita

stendi come un manto

immemore della tua bellezza

 

In orde di veicoli

hai soffocato le voci

di vie e piazze

dove non arriva più

il profumo del mare

che il tuo fiume,

più moribondo che biondo

tra arginate sponde,

vuole abbracciare.

 

E la natura ora ti risponde

tra ondate di calore,

incendi e roghi,

topi, cinghiali e piccioni

che rovistano nelle tue macerie

sotto un cielo senza aquiloni.

modificata 17/9/2024

Ovviamente nell'articolo non ci si chiede il perché

Un tocco di raffinatezza a completare il quadro

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