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Ricordando Antonio Cederna

Il 27 ottobre sarà il centenario della nascita di Antonio Cederna, uno dei più grandi ambientalisti italiani. Il suo impegno contro il consumo di suolo, il male ambientale più grave del nostro paese, caratterizzò l'intera sua vita. Immagino mi chiederete: “cosa c'entra con Tbm?” Ebbene, moltissimo.

A Tbm  (Tor Bella Monaca) si è consumato, ormai più di un decennio fa, con la complicità della PA, uno dei più gravi scempi urbanistici e ambientali in piena contraddizione con tutti gli impegni, le parole e i proclami in difesa dell'ambiente, della salute e della qualità della vita dei cittadini, che a partire dalla storica carta di Aalborg, sottoscritta da Roma nel 1994, si sono poi succeduti fino ai nostri giorni.

In un capolavoro urbanistico degno di ammirazione circa 12.000 m² di aree verdi sono state cementificate e sostituite con distributori di carburanti!

Intanto precisiamo a premessa, e non a caso, che la regione Lazio insieme alla Sicilia, Basilicata e Molise, era del tutto sprovvista fino al 2017 di normative sul consumo di suolo. Negli ultimi anni sta timidamente tentando di recuperare con alcuni provvedimenti normativi, ma ancora del tutto insufficienti oltretutto in un desolante quadro legislativo nazionale.

ANCE 2017 - CLICCARE SULL'IMMAGINE PER APRIRE IL DOCUMENTO
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A ulteriore premessa consideriamo anche che sostituire 12.000 m² di aree verdi con distributori di carburanti organici e funzionali alla mobilità privata nella capitale europea con il più alto tasso di motorizzazione è quanto di più aberrante possa fare una irresponsabile amministrazione pubblica.

Roma invece come noto ha estrema necessità di una salutare demotorizzazione con contestuale sviluppo del TPL per stare alla pari delle più evolute città europee, nelle quali i numeri sul tempo perso nel traffico, inquinanti atmosferici respirati, incidentalità stradale con morti e invalidi non brillano di certo nel panorama europeo, essendo tra i peggiori.

Nessuno infatti fa mai notare che se Roma avesse il tasso di motorizzazione di Parigi sparirebbero dalle sue strade più di un milione di auto, mentre se Londra avesse il nostro tasso di motorizzazione si ritroverebbe con due milioni di auto in più in circolazione.

"Chissenefrega!" direbbe qualcuno, oppure direbbe: “Se non ti piace Roma emigra altrove e togliti dalle palle!” E no, Roma è una grande città che può e deve risollevarsi con il contributo di tutti i romani, dal centro alle periferie. I suoi problemi vanno affrontati e risolti dai suoi cittadini.

Cosa chiedo concretamente?

Semplice. Riduzione del traffico con limiti di velocità a 30 km orari su via di Tor Bella Monaca, dossi, autovelox come spesso promesso ma mai installati, barriere fonoassorbenti o addirittura interramento con ricopertura a verde come avvenuto con il GRA sull'Appia Antica.

Eni e Total? Chi li aveva invitati? Intanto si potrebbe pensare, se non a una totale rimozione, almeno a un dimagrimento con il riporto a verde dell'area dove sono allocati i rumorosi compressori di gpl e metano in prossimità delle abitazioni. Total a Parigi sta progettando la sostituzione dei benzinai con colonnine di ricarica anticipando il futuro, non lo potrebbe fare anche l'Eni che sbandiera sempre il suo impegno ambientale a sproposito? Almeno si eliminerebbero le nocive emissioni di Cov e parte dell'inquinamento acustico.

PAESI SUPERFICIE km²

N° DISTRIBUTORI

CARBURANTI

Un distributore

ogni...km²

Consumo di suolo in una stima per difetto di soli 500m² a distributore

ITALIA 301.340 21.300 14,15 10,650 km²
REGNO UNITO 242.495 8.591 28,23 4,295 km²
FRANCIA 632.734 11.356 55,72 5,678 km²
Provincia di Roma 5.363 2.192 2,45 1,096 km²

Se vogliamo dare davvero una svolta a Roma, cominciamo da qui, dalle dimenticate periferie usate invece spesso come discariche sociali e ambientali dei tanti irrisolti problemi di uno sviluppo insostenibile e nocivo. È ora di cominciare, il PNRR non attende altro, Roma millenaria può ritrovare il suo perduto ruolo di civiltà, di una città che sa progettare il futuro dei suoi cittadini, dalla monnezza...alla bellezza!

Appendice sul verde urbano

Nell'allegato n. 3 (pag. 109-110) del suddetto Regolamento troviamo la classificazione delle aree verdi urbane ed extraurbane.

Assolutamente da leggere la Premessa a pag. 36 sull'importanza strategica e irrinunciabile del verde. A seguire (pag 38) si può leggere:

"Roma Capitale pone una particolare attenzione al patrimonio arboreo, nel quale l’albero rappresenta un bene immobile (art. 812 Codice Civile) di primaria importanza ambientale e paesaggistica. 4. Il verde di proprietà privata rientra in tali valori e determina gli stessi benefici per la collettività e pertanto va rispettato e tutelato. 5. Il presente Regolamento riconosce le seguenti funzioni (elencate tra i servizi ecosistemici secondo la definizione del Millennium Ecosystem Assessment) svolte dal verde urbano: - ambientale; - climatica; - ecologica; - paesaggistica; - estetica; - educativa; - culturale; - decorativa; - di sicurezza del territorio; - economica; - igienica; - psicologica; - terapeutica; - ricreativa; - storica."

Nota finale:

Insomma le parole che si possono leggere nel suddetto Regolamento urbano sono un vero e proprio spasso se rapportate ai fatti documentati.

Una tragicomica commedia!

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