Siamo su via di Lunghezza in prossimità del Poliambulatorio ASL Roma 2 di via Tommaso Augudio 5.
Ciò che si nota a colpo d'occhio e purtroppo si sperimenta arrivandovi con il TPL è l'assoluta incuria e pressappochismo con cui vengono progettate le fermate della periferia romana, in una città dominata dal traffico e dalla motorizzazione privata. Infatti, come si può ben osservare, presso la fermata visibile sulla destra della sottostante immagine, dove fermano i bus provenienti dalla stazione ferroviaria di Lunghezza, non vi è alcun attraversamento pedonale predisposto tra la fermata e il lato opposto della via dal quale è raggiungibile il Poliambulatorio della ASL Roma 2 di via Tommaso Augudio.
Il 314, che collega i quartieri di Castelverde e Villaggio Prenestino con Largo Preneste, è una delle linee di questa fermata. Tale linea consente su via Collatina lo scambio con diverse altre linee tra le quali lo 058 che attraversa Tor Bella Monaca collegando il PTV con Ponte Mammolo.
Sulla destra la fermata dei bus provenienti dalla Stazione FS di Lunghezza
Volti nella direzione opposta si vede sulla sinistra la fermata in questione e sulla destra l'ingresso al Parco pubblico che collega in un breve percorso pedonale via di Lunghezza al Poliambulatorio di via Tommaso Augudio.
Sullo sfondo si intravede la Stazione ferroviaria di Lunghezza.
Viene da chiedersi a quale modello ideale di trasporto pubblico faccia riferimento chi progetta tali fermate perse nel nulla e che non si connettono a nulla facendo anche rischiare la vita a chi tenta di attraversare la strada una volta sceso dal bus o tenta di raggiungere la fermata. Un perfetto esempio dell'efficienza del TPL romano e del suo appeal.
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