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Carissimi, nella premessa e in considerazione dell'atipicità urbanistica tutta italiana caratterizzata dai punti di seguito elencati, vorrei porvi alcune legittime domande (anch'esse di seguito elencate) riferite a situazioni e penalizzazioni concretamente vissute e subite dal alcuni cittadini romani dimenticati, disconosciuti, abbandonati e sacrificati sull'altare della motorizzazione agli interessi particolari del fossile e dell'automotive nella più netta antitesi a molti degli impegni ambientali e di giustizia sociale presi da Roma già a partire dall'adesione alla storica carta di Aalborg del 1994.
Le cortesi risposte che vorrete dare illumineranno meglio il Vostro programma su specifiche reali e concrete questioni imprescindibili per la qualità urbana residenziale.
Il fine di questa lettera aperta nella chiarezza e trasparenza dei rapporti fra eletti ed elettori, oltre alle ovvie finalità di soluzione dei problemi esposti, altamente condizionanti la qualità della vita dei cittadini, è anche quello di verificare, dalle augurate risposte, se nella sinistra vi sia una comune visione di questo tipo di problematiche e come si pensa congiuntamente di affrontarle senza continuare a eluderle nel più disarmante disimpegno.
Nella attuale campagna elettorale potrà costituire un utile elemento di concretezza per le scelte elettorali.
Le premesse
- elevati livelli di consumo di suolo;
- eccesso di motorizzazione con contestuale deficit di trasporto pubblico;
- urbanistica del tutto asservita al dilagante e strategico presidio territoriale del fossile costituito dai distributori di carburanti funzionali alla motorizzazione privata, con numeri che non hanno uguali in Europa: 6000 distributori di troppo secondo la stessa Unione Petrolifera, con una densità territoriale quadrupla rispetto alla Francia, doppia rispetto al Regno Unito e nettamente superiore alla Germania;
PAESI abitanti in milioni
|
Tasso di motoriz-zazione per mille abitanti (2020) |
Densità Distri- butori carburanti su 100 km²
|
n° abitanti per distri- butore
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Posizione nel mondo per Qualità della Vita (2022) |
Indice del Potere di Acquisto (2022) |
Indice Inquina-mento (2022) |
ITALIA 59 |
668 (primi in Europa) |
7,068 | 2 770 | 36 | 61,74 | 54,14 |
SVIZZERA 8,7 |
541 | 8,05* | 2 600 | 1 | 118,44 | 19,59 |
REGNO UNITO 67,08 |
500 | 3,542 | 7 808 | 22 | 88,78 | 40,20 |
FRANCIA 67,4 |
490 | 1,79 | 5 935 | 26 | 85,41 | 42,44 |
GERMANIA 83,2 |
557 | 4,05 | 5 738 | 8 | 102,75 | 28,14 |
Provincia di Roma 4,358 |
641 | 40,87 | 1 988 | -- | -- | -- |
I dati su Qualità della Vita, Potere di Acquisto e Inquinamento sono tratti da NUMBEO |
- un numero di distributori di metano superiore alla somma di tutti gli altri paesi europei;
- una scarsa attenzione con conseguente scarsa normativa e scarsi controlli sulle problematiche di inquinamento acustico e atmosferico prodotto dai distributori con annesso metano, e dalle strade urbane di scorrimento con velocità veicolari incontrollate;
►Lo studio condotto nel
2021 nelle città urbane del KSA ►DOCUMENTI→Ripensare le piste veloci urbane |
Vedere in ►DOCUMENTI |
La mala urbanistica romana
Anche nell'ultimo Piano Integrato di Tor Bella Monaca-Tor Vergata del 2022, come puntualmente in tutti quelli succedutesi dal 2010, il tema urbanistico da noi evidenziato viene del tutto ignorato.
Dall'altra parte dell'oceano: THORNBURY (Canada)
Le domande
- 1. Quali iniziative e provvedimenti pensate di mettere in campo per arginare e contrastare lo strategico dominio territoriale del fossile costituito dai distributori, talmente potente da determinare scelte urbanistiche e il disegno delle periferie?
- 2. Quali normative proporre e quali interventi per tutelare e risolvere le problematiche urbanistico-patrimoniali delle famiglie di via Amico Aspertini e via Appia Nuova colpite da deprezzamenti immobiliari e scadimento della qualità della vita urbana, con serie implicazioni per la salute, ad opera di scelte urbanistiche del Comune di Roma? nella più completa assenza di normative sulla distanza dei distributori e dei compressori di metano dalle abitazioni in riferimento all'inquinamento acustico e atmosferico?
- 3. Nella constatazione che, in entrambi i casi di via Aspertini e via Appia Nuova le famiglie si sono puntualmente attivate con esposti e segnalazioni sul rumore a bassa frequenza, altamente disturbante, prodotto dai compressori di metano, non ritenete opportuno legiferare su tale materia stabilendo le distanze minime fra questi e le abitazioni?
- 4. Inoltre, sui rilevi fonometrici condotti dall'Arpa ritenete opportuno che il notevole rumore di fondo del traffico veicolare, di per sé illegittimo come parametro in quanto frutto del mancato controllo e dell'inosservanza dei limiti di velocità, venga scorporato da quello dei compressori avendo caratteristiche di frequenza sonora del tutto diverse?
- 5. Nello specifico urbanistico di Tor Bella Monaca, dove più di 12mila m² di resilienza verde sono stati sottratti e sacrificati al fossile e alla motorizzazione privata nel quadro di una progettualità che in via Tor Bella Monaca trova la massima espressione di quella cultura urbanistica asservita all'ipermotorizzazione, agli antipodi dei più avanzati concetti di Context sensitive solutions e di qualità urbana, quali soluzioni pensate di proporre per ristabilire un minimo di giustizia sociale e ambientale?
- 6. Qual è la Vostra posizione sulla proposta di una classificazione della qualità urbana residenziale riferita:
-
- ai livelli di inquinamento acustico, atmosferico e luminoso;
- alle quote del verde esente dal raggio di inquinamento dei Cov prodotti dai distributori di carburanti stimato ad almeno 100 metri dalle pompe secondo gli autorevoli studi sopra citati;
- ai controlli e al rispetto dei limiti di velocità sulle strade urbane di scorrimento, causa primaria di incidentalità e di elevati livelli di inquinamento acustico residenziale?
- 7. In correlazione dei suddetti parametri qual è la Vostra posizione sulla proposta di una riduzione delle tasse comunali nei casi di evidente e stimabile diminuzione della qualità urbana residenziale soprattutto nei casi dovuti a scelte urbanistiche della PA operate dopo l'acquisto delle abitazioni, come nel citato caso di Tor Bella Monaca, almeno fino a quando non si provveda a interventi risolutivi?
«Prima le persone», per città ecologiche e vivibili
Questo il titolo di un articolo dell'Agenzia Europea dell'Ambiente.
Quindi prima il Cubogas (di via Appia Nuova o similare su via Tor Bella Monaca), o la qualità urbana residenziale?
Prima la motorizzazione e gli interessi del fossile, o prima il bene comune e i diritti dei cittadini alla vivibilità urbana?
Cosa scelgono la Politica e le Pubbliche Amministrazioni?
Queste le domande alle quali mi auguro che rispondiate in considerazione della rilevanza delle questioni poste su temi urbani strettamente connessi alla progettualità di città più belle, resilienti, sicure. vivibili, sostenibili, incentrate sul bene comune e sulla giustizia sociale e ambientale.
Nelle città vive ormai la metà della popolazione mondiale, saranno pertanto le città i maggiori e decisivi laboratori di futuro sostenibile del terzo millennio con il compito di assicurare ai propri cittadini i diritti primari alla casa, scuola, lavoro, salute, con il corredo della dignità umana, pace, convivenza e qualità urbana.
Ovviamente per motivi di privacy le eventuali risposte non saranno riportate a meno che non venga espressamente autorizzato, oppure che in risposta mi si dia un semplice link al programma ritenendolo esaustivo delle domande poste, in tal caso pubblicherò il link al programma lasciando giudicare ai lettori la pertinenza delle risposte.
Note aggiuntive
Una parte del metano che verrà immessa nella rete italiana proviene dal fracking di estrazione americano. Al solito, la svolta ecologica necessaria a una vera transizione ecologica dovrà fare i conti con i poteri forti e dominanti del fossile e quindi dipenderà in larga misura dalla capacità della Politica di guidare i processi e le scelte, anziché subirle nel più completo asservimento agli interessi economici delle lobby fossili.
interessante ed emblematico un dialogo estratto dall'articolo su Pressenza, di seguito linkato, tra un ex sindaco di Bogotà sostenitore del fracking e l'attuale sindaco di sinistra Gustavo Petro:
“[Vietare il fracking] significa semplicemente che i dollari del petrolio saranno lasciati sottoterra, che i giovani colombiani avranno meno opportunità, che ci saranno meno opere pubbliche”. In risposta, Petro ha detto: “Fratello, il problema non è quanti dollari rimangono sottoterra se non fai fracking, ma quante vite si perdono sopra la terra, se lo fai”.
SUL TEMA VEDERE ANCHE:
►DOCUMENTI→Confronti sulla Qualità della Vita
►DOCUMENTI→Viabilità
►DOCUMENTI→Mobilità
►DOCUMENTI→DISTRIBUTORI CARBURANTI →DISTRIBUTORI METANO A ROMA
►DOCUMENTI→PERDITA VALORE IMMOBILIARE
►ROMABLOG→I gioielli nascosti dell'Urbanistica romana
►ROMABLOG→3 minuti o 3 decibel?
►ROMABLOG→Una proposta normativa dall'Isola che non c'è
►ROMABLOG→Un articolo che vorrei leggere sulla stampa
►ROMABLOG→Un articolo di Linda Maggiori sul blog del FQ
►SEGNALAZIONI →Bozza del terzo esposto
►SEGNALAZIONI→Il caso ENI-IP di Tbm
►SEGNALAZIONI→SINTESI CRITICITÀ TBM
Aggiornato 2/9/2022
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