Una semplice domanda...

Una semplice domanda posta a due gruppi social

una premessa

Sono romano, ma le vicende di Bologna relative al tram e alla Città 30 vanno oltre i confini della città stessa, diventando emblematiche di una possibile svolta delle città italiane verso modelli urbani più vivibili, sostenibili, sicuri ed efficienti.

Bologna, sul fronte della mobilità urbana, assume pertanto un ruolo significativo per l’Italia e potrebbe addirittura rivelarsi pioniera di questa trasformazione.

Posto che:

  1. Il Tram:

    • È unanimemente considerato dagli urbanisti e ingegneri del traffico come il mezzo urbano di superficie più efficiente, performante, ecologico e sostenibile.

    • Qualifica le aree servite.

    • È il più economico nella gestione.

    • È attrattivo e idoneo per promuovere il trasporto pubblico quando integrato in un sistema di trasporto pubblico locale (TPL) efficiente.

  2. Le Città 30:

    • Confermate dall’esperienza di centinaia di città europee, le Città 30 hanno ampi consensi.

    • Statisticamente, riducono l’incidentalità e le vittime stradali.

    • Riducono l'inquinamento acustico e atmosferico.

    • Favoriscono tutte le forme di mobilità alternativa all’auto.

    • Migliorano la vivibilità, la qualità urbana e la sicurezza, beneficiando pedoni, ciclisti, utenti del TPL e automobilisti.


Ecco la domanda:

Scusate, ma ci potete cortesemente spiegare cosa avrebbe Bologna di così diverso da Graz, con 292.630 abitanti e con una rete tranviaria di 67 chilometri, per non meritarsi anch'essa il tram e una vera e non farlocca Città 30 con un consenso, alla pari di Graz, dell'80% dei cittadini ?

Graz è forse in delirio da 32 anni per la Città 30

e da ben 146 per il tram ?

Oltretutto a Graz, dai dati Inrix, i tempi di spostamento in auto sono inferiori a quelli di Bologna.

In riferimento alle contraddizioni e alle ipocrisie che addebitate alla Giunta Lepore resta comunque inteso che l'ampliamento del Passante di Mezzo e la Città_30 si presentano come due progetti inconciliabili e antitetici nelle finalità:

adduttore di traffico il primo, dissuasore di traffico il secondo, a meno che la Città 30 della Giunta Lepore non sia malata* della stessa malattia autocentrico-cementifera di cui soffre il Passante.

Una Città 30 farlocca !

Greenwashing e propaganda

*NOTA: Ovvero elude uno dei principi fondanti alla base del successo mondiale delle città 30, →il riequilibrio degli spazi fra tutte le forme di mobilità, rendendola più efficiente, sicura e sostenibile. La cosa è riassunta nell'immagine dei Pilastri Città_30 con "+ Spazio Pubblico liberato dalle auto".

Resta sottinteso che l'efficientamento del TPL e della ciclabilità è parte integrante del progetto di una vera Città 30 capace di ottenere l'ampio e maggioritario consenso dei cittadini in un processo partecipato e condiviso.

Ecco intanto alcune risposte

Bologna si merita certamente sia la Città 30 che il tram, ma non nelle modalità proposte dalla giunta Lepore: ►con più cemento e motorizzazione

Wu Ming ►Bologna da città progressista a città neoliberista

Dal Passante al Parco don Bosco al tram ecocida

Le mie risposte

Il problema è che questa giunta si considera progressista mentre altri non è che il braccio armato dell'Automotive, del prosciutto di Parma e del cemento e che usa una farlocca Città 30 e un "ecocida" tram come foglie di fico green per far passare le devastanti opere del Passante e altre squallide cementificazioni come quella del Parco don Bosco per fortuna sventata dall'opposizione ambientalista. Una visione autocentrico cementificatrice che certamente non ha alcuna volontà di cambiare il modello economico della regione tra le più motorizzate e inquinate d'Europa sulla quale prospera la città di Bologna e le fortune della classe politica al potere.

Finiamola con queste strumentali storie dei comunisti e centri sociali utili solo a depistare dai reali problemi, l'unica vera opposizione oggi è quella ambientalista che vuole una economia in funzione della qualità della vita e delle future generazioni.

Wu Ming Foundation, gruppo di scrittori a livello di convegni universitari anche nell'università di Bologna, non è certo un centro sociale. È di sinistra? Fatevene una ragione!

All'opposizione di questa giunta chi abbiamo?

La destra? altrettanto, se non di più, cementificatrice e autocentrica con la sua cultura ferricida e anti tram (risalente alla decontaminazione tranviaria del duce), avversa al trasporto pubblico?

Strumentalmente sia la destra che l'attuale giunta preferirebbero questo ridotto scenario, infatti in entrambi i casi il modello economico dominante basato sull'auto, allevamenti intensivi e il cemento non verrebbe messo in discussione.

C'è invece un'altra opposizione con la quale nessuno ha interesse a dialogare ma solo a usare il manganello. Una opposizione che immagina e propone percorsi diversi e alternativi per le città del terzo millennio, per una città da consegnare alle future generazioni.

Il testo del post facebook rifiutato dal gruppo "NON RIVOGLIAMO IL TRAM A BOLOGNA"

Non solo rifiutato e non pubblicato, ma addirittura con il mio profilo facebook bannato dal gruppo !

Documenti di complemento

La rete tranviaria di Graz


La pagina del confronto fra Bologna e le città di Graz, Zurigo e Lussemburgo

La pagina delle Città 30

Cherry Picking ?

MIT SEANSABLE CITY LAB ►COSA HA VERAMENTE DETTO?

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