Un tentativo di pubblicazione

Un tentativo di pubblicazione sul gruppo social "Non rivogliamo il tram a Bologna - Comitato per la Mobilità Sostenibile"

Questo il testo del Post rifiutato dal suddetto gruppo social bolognese con l'aggravante dell'estromissione dal gruppo e profilo bannato:

La motivazione principale che mi spinge a questo mio primo post è senz'altro la curiosità, la stessa che ha permesso all'umanità di progredire tra successi e insuccessi, tra scelte azzeccate e altre meno.

Le città sono laboratori di convivenza e di futuro con i più difficili problemi da affrontare per l'intera umanità, e oggi, con le crisi climatiche e sociali in atto le nostre responsabilità sono ancora maggiori.

Il mondo che consegneremo alle generazioni future sarà in gran parte pensato e costruito nelle città.

 

Sono romano, ma le vicende di Bologna relative al tram e alla Città 30 vanno oltre i confini della città stessa, diventando emblematiche di una possibile svolta delle città italiane verso modelli urbani più vivibili, sostenibili, sicuri ed efficienti. Bologna, sul fronte della mobilità urbana, assume pertanto un ruolo significativo per per l’Italia e potrebbe addirittura rivelarsi pioniera di questa trasformazione.

 

Questo gruppo si oppone al tram considerandolo un mezzo obsoleto e inappropriato per la città di Bologna. La mia richiesta è quindi di fare fondamentale chiarezza su questo punto nell'interesse pubblico e degli stessi cittadini che condividono con voi la stessa città e lo stesso futuro.

Al proposito vi pongo una semplice domanda posta nell'articolo allegato sperando che non incontriate alcuna difficoltà nel darmi convincenti ed esaurienti risposte.

La domanda è la stessa che ho rivolto all'altro gruppo con il quale vi siete uniti condividendo finalità ed intenti, ovvero il gruppo social che si oppone a Bologna Città 30.

 

Nello specifico del tram vi chiedo quali motivazioni scientifiche e urbanistiche, suffragate dall'ingegneria dei trasporti, vi portano a sostenere l'inadeguatezza del tram per la città di Bologna quando gli stessi ingegneri dei trasporti, i migliori urbanisti e l'esperienza stessa di molte città europee giungono a conclusioni esattamente opposte, nell'ulteriore conferma dei continui e ininterrotti investimenti nei sistemi tranviari, come nel caso di Berlino.

Su quali fonti e su quali reali esperienze poggiano le vostre tesi?

Condivido con Voi la critica alla giunta Lepore che in sostanza fa solo sceneggiate di greenwashing proponendo "Una città di ossimori" autocentrico-cementifera, ma ai cittadini che condividono con voi la stessa città e lo stesso futuro queste risposte vanno date.

 

La semplice domanda è la seguente:

"Scusate, ma ci potete cortesemente spiegare cosa avrebbe Bologna di così diverso da Graz, con 292.630 abitanti e con una rete tranviaria di 67 chilometri, per non meritarsi anch'essa il tram e una vera e non farlocca Città 30 con un consenso, alla pari di Graz, dell'80% dei cittadini ?

 

Graz è forse in delirio da 32 anni per la Città 30

e da ben 146 per il tram?

 

Oltretutto a Graz, dai dati Inrix, i tempi di spostamento in auto sono mediamente inferiori a quelli di Bologna."

 

La stessa domanda è posta anche nell'articolo allegato in link, ma in più corredata della opportuna documentazione, video, tabelle di confronto fra Bologna e le città di Graz, Zurigo, Valencia e Lussemburgo nei vari parametri sulla popolazione, tassi di motorizzazione, tempo perso nel traffico, tempi di percorrenza, indici di qualità della vita, qualità dell'aria, percentuali delle famiglie senz'auto. Qualcosa di unico nel web. .


 

QUI LA DOMANDA POSTA AI DUE GRUPPI SOCIAL BOLOGNESI

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Commenti: 2
  • #1

    UGO NAZZARR0 (martedì, 06 agosto 2024 09:09)

    La prego, caro amico romano, di occuparsi dei problemi di mobilità romana che sono tanti e ancora tanti. Personalmente io sono contrari9 al tram nel centro storico di Bologna, come lei sarebbe contrario a un tram in via del Corso o via del Babbuino, piazza di Spagna o in via dei Fori imperiali. Così come molti. a Firenze, sono contrari, anche con referund vinto, al tram nelle vie centrali di Firenze. A prescindere dalle argomentazuini scientifiche fatte da chi ha vinto appalto, una città storica non si deve distruggere, come non si doveva distruggere il Colosseo per fate chiese o il Foro Romano per far sfilare gloriose truppe...
    Poi, i dati attuali di domanda e di utilizzo del TPL bolognese, non incitano all distruzione delle vie circondate da un "patrimonio dell'umanità".
    Sui "30", sarebbe bastato un vero rigore sul rispetto dei 50 invececdi fare demagogia...

  • #2

    Romadeicittadini (giovedì, 15 agosto 2024 17:33)

    Le do atto della cortese risposta.
    La sua opinione sul tram nei centri storici è chiara: lo considera un vulnus, qualcosa di estraneo e antiestetico che non si concilia con l'ambiente storico. Tuttavia, se riduciamo la questione tranviaria alla semplice opportunità di attraversamento nei centri storici, riconoscendo la sua efficacia altrove, perché non proporre una variante di tracciato invece di insistere sulla totale abolizione? Alcune città europee hanno dimostrato che i tram possono convivere con successo nei centri storici, senza causare problemi. Forse Bologna ha una peculiarità tutta sua da dimostrare rispetto ad altre città storiche e medievali?