NGVA.EU→I DISTRIBUTORI DI METANO IN EUROPA

NOTA: Per ottenere da NGVA le immagine prospettiche di tutti i distributori di metano presenti in Europa →cliccare sul numero complessivo dei distributori del Paese scelto e zumare opportunamente  con Ctrl+scroll.

L'Italia possiede un numero di distributori di Metano superiore alla somma degli altri paesi europei. Una densità che non ha uguali probabilmente in nessun paese del mondo. Molti di questi, stravolgendo il panorama urbanistico e la qualità urbana nell'assenza di una normativa specifica, allietano la vita dei cittadini aventi le residenze prossime ai rumorosi compressori. Cittadini che oltre alla ridotta qualità della vita si vedono colpiti anche da deprezzamenti immobiliari, nel più desolante silenzio mediatico e politico.

DM 24 MAGGIO 2002

Gli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione non possono sorgere:

a) nella zona territoriale omogenea totalmente edificata, individuata come zona A nel piano regolatore generale o nel programma di fabbricazione, ai sensi dell’art. 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 e, nei comuni sprovvisti dei predetti strumenti urbanistici, all’interno del perimetro del centro abitato, delimitato a norma dell’art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765, quando, nell’uno e nell’altro caso, la densità media dell’edificazione esistente nel raggio di 200 m dal perimetro degli elementi pericolosi dell’impianto, come definiti al punto 1.2.3 dell’allegato al presente decreto, risulti superiore a tre metri cubi per metro quadrato;

b) nelle zone di completamento e di espansione dell’aggregato urbano indicato nel piano regolatore generale o nel programma di fabbricazione, nelle quali sia previsto un indice di edificabilità superiore a 3 m³ per m²;

c) nelle aree, ovunque ubicate, destinate a verde pubblico.

Il rumore prodotto dai compressori di metano (ignorato dalla normativa) posti in vicinanza della abitazioni è causa di notevole riduzione della qualità urbana residenziale e di deprezzamenti immobiliari. Si ringraziano in proposito tutte le amministrazioni pubbliche artefici di tali risultati, soprattutto quando tali impianti, "nell'eccellenza urbanistica", hanno sostituito il verde pubblico.

«Prima le persone», per città ecologiche e vivibili

Questo il titolo di un articolo dell'Agenzia Europea dell'Ambiente.

Quindi prima il Cubogas (di via Appia Nuova o similare su via Tor Bella Monaca), o la qualità urbana residenziale?

Prima gli interessi del fossile, o prima i diritti dei cittadini alla vivibilità urbana?

Cosa scelgono la Politica e le Pubbliche Amministrazioni?

DISTRIBUTORI DI METANO A ROMA

Nella seguente immagine l'ubicazione di un distributore ENI Gpl Metano a sufficiente distanza dalle abitazioni tale da non arrecare disturbo.

In entrambi i casi i residenti si sono attivati con esposti e segnalazioni. Un caso o indice di mala-urbanistica?

Un confronto in immagini fra i vari distributori di Metano presenti a Roma nei riguardi delle loro distanze dagli edifici residenziali e dei relativi contesti urbani

Nella seguente immagine tratta da NGVA.EU vengono elencati i distributori di metano nel raggio di 10 km dal distributore ENI di via Tor Bella Monaca:

Da notare la collocazione in zone commerciali o industriali

Mai comunque su preesistenti aree verdi. All'intorno edifici commerciali.

Il Portogallo con 92 212 km² di superficie presenta una densità di distributori di metano pari a 0,01 per 100 km². Ne ha in tutto 14.

A confronto l'Italia con 301 230 km² di superficie ne offre una densità di 0,51 su 100 km² (1535 in tutto).

Lisbona in particolare ne ha 4 in tutto, e in tutti e quattro i casi il compressore di tali impianti non "rompe le palle" a nessuno. Infatti sono tutti dislocati in zone isolate lontane dalle abitazioni.

 Qui di seguito due esempi:

Il Portogallo, non a caso, è anche il paese "mediterraneo" che da oltre un decennio, con determinazione e lungimiranza, persegue politiche volte al completo abbandono del fossile. Già oggi il 70% del suo fabbisogno energetico è soddisfatto dalle rinnovabili.

Al seguente link un confronto diretto sulla qualità della vita fra Roma e Lisbona: