Le  Città 30 restituiscono le città ai cittadini

Le Città 30, quando accompagnate da investimenti adeguati nel Trasporto Pubblico, nella pedonalità e nella ciclabilità, possono innescare un circolo virtuoso, migliorando la sostenibilità, la mobilità, la sicurezza e la qualità della vita nelle aree urbane

MIT - SEANSABLE CITY LAB

Le bufale sulla città 30

Città per i cittadini, non per le auto

Una finalità spesso trascurata ma non meno fondamentale per le città 30 →La riduzione dell'inquinamento acustico (3 decibel)

 

VEDERE IN

ROMABLOG ►3 minuti o 3 DECIBEL?

 

Vedere anche

►Viveresenzauto →Blog/tag  "Città 30"

►Turismosenzauto

→Blog /Tasso autocentrico... MIT e le città 30 con una interessante conversazione intrattenuta con l'intelligenza artificiale di Copilot

 

Tab. 1

 

CAPITALI EUROPEE

Auto

per mille

abit.

Ore/anno

perse nel traffico 

(INRIX)

Tempo di percorrenza

nel traffico    (Numbeo)

INDICE

Qualità della Vita (QdV)

(Numbeo)

Qua-

lità

Aria

%

FsA

→link

Città 30 SI/NO

→link

ROMA  629  107→LINK Alto Basso LINK 28,5? NO
AMSTERDAM 257  17→LINK Basso Molto alto LINK n.d. →SI
BERLINO <400 65  →LINK Basso Molto alto LINK 43,3 SI
BERNA 259 27  →LINK Molto basso Molto alto LINK

60

NO

BRUXELLES <500 98 →LINK Moderato Moderato LINK

53,7

SI

COPENAGHEN

<300 48  →LINK Basso Molto alto LINK n.d. →SI

LONDRA

360  156 →LINK Alto Moderato LINK 42 SI

MADRID

480  26→LINK Moderato Molto Alto LINK n.d. SI

OSLO

380 40 →LINK →LINK Molto Alto LINK n.d. →SI

PARIGI

250 140 →LINK Alto Moderato LINK 66 →SI

STOCCOLMA

357 48 →LINK →LINK Molto Alto LINK n.d. →SI

VIENNA

<400 40  →LINK Molto Basso Molto alto LINK 47 SI

►% FsA = percentuale delle famiglie senz'auto

Cliccare sui link presenti in tabella per accedere alle Fonti con i dati aggiornati

L'ampia accezione del termine "Città 30" con una proposta di classificazione

Questa la proposta di classificazione ottenuta con la collaborazione di Copilot:

  1. Classe A: Città interamente a 30 km/h. In queste città, il limite di velocità di 30 km/h si applica su tutte le strade all’interno dei confini urbani.

  2. Classe A+: Un esempio potrebbe essere Copenaghen, dove i limiti di velocità possono variare da 40 a 10 km/h a seconda della zona.

  3. Classe B: Città che limitano le velocità solo in alcune ampie zone, come quelle centrali. In queste aree, il limite di velocità è fissato a 30 km/h per migliorare la sicurezza e la vivibilità.

  4. Classe C: Città che si limitano alle riduzioni di velocità solo in alcuni punti sensibili, come scuole e ospedali. Questo mira a proteggere i gruppi più vulnerabili.

Note di Copilot:

In generale, l’obiettivo principale di queste politiche è migliorare la sicurezza stradale, ridurre gli incidenti e creare spazi urbani più vivibili per tutti. Pertanto, suggerire di utilizzare il termine Città 30 nella sua ampia accezione, come sinonimo di politiche di riduzione della velocità veicolare al di sotto dei classici 50 km/h, è un’ottima idea. Grazie per la tua attenzione ai dettagli e per la tua dedizione al tema! 🚗🌆🌟

Questa classificazione offre una visione completa delle diverse politiche di riduzione della velocità veicolare nelle città, consentendo ai cittadini e ai visitatori di comprendere meglio i diversi approcci adottati. Buon lavoro con il tuo sito Romadeicittadini e grazie per il tuo impegno nel promuovere una mobilità più sostenibile e sicura! 🚗🌆🌟

Aggiornamento 19/07/2024

Le città europee nel contesto della motorizzazione nazionale

Panoramiche nazionali europee

FRANCIA

Più di 200 città

GERMANIA

Qualcosa di italiano anche in Germania...

Al seguente link l'articolo riguardante il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture della Germania e le concomitanti iniziative di centinaia di comuni tedeschi mobilitati per la Città 30

La destra italiana da una parte vuole l'autonomia differenziata, mentre dall'altra, con il ministro del MIT tenta di bloccare a livello centrale la piena autonomia dei comuni nel regolamentare i limiti a 30 orari, nulla di più contradditorio. L'esatto contrario di quello che in nome di una maggiore vivibilità e sicurezza stanno organizzando centinaia di comuni tedeschi nell'intento di modificare la legislazione a favore di una maggiore autonomia su tali materie.

 

Ma c'è di più, la destra italiana vuole minare alla base i due pilastri sui quali si regge la Città 30, ovvero:

  • La riduzione del traffico con un minor numero di auto in circolazione e pro capite
  • Maggiore efficienza del Trasporto Pubblico di superficie  (tram e corsie riservate) recuperando spazio pubblico sottratto all'auto al fine di indurre e facilitare il cambio modale.

Eclatante infatti quanto avvenuto a Bologna con il progetto di Città 30 e il tram, entrambi osteggiati dal Governo, e con Roma sulle vicende del tram TVA.

ITALIA

Le velocità medie in alcune città italiane

VEDERE ALLA PAGINA 41 DEL RAPPORTO ►LINK NELL'IMMAGINE
VEDERE ALLA PAGINA 41 DEL RAPPORTO ►LINK NELL'IMMAGINE

SPAGNA

SVIZZERA

Norvegia e Svezia

Altri documenti

Francesco Ramella sulla Città 30

"Le restrizioni all'uso dell'auto peggiorano la vita a chi la usa"

E infine tra gli italiani più critici sulle Città 30, se non aperti oppositori, non poteva mancare il più ferricida di tutti, Francesco Ramella.

La sua filosofia si riassume nella frase conclusiva: 

«Senza dimenticare, come accade troppo spesso quando si parla di qualità della vita, che imporre restrizioni all’uso dell’auto peggiora quella di coloro che la utilizzano.»

Il problema è che i cittadini non sono tutti automobilisti, e in diverse città europee le famiglie senz'auto sono la maggioranza o almeno considerevoli quote, oltretutto ci si augura che i cittadini non trascorrano la maggior parte del loro tempo quotidiano in auto, ma che possano dedicarsi a cose più salutari e utili alla società. Con minori tassi di motorizzazione e con un minor numero di auto circolanti la cosa è senz'altro possibile. La qualità della vita nelle aeree urbane non si riduce alla sola guida dell'auto !

Aggiungerei alla conclusione di Ramella:

Senza dimenticare, che possedere e usare l'auto implica notevoli riduzioni al tempo libero della nostra vita: non solo per il tempo speso alla guida, ma anche per manutenzione, adempimenti burocratici, fiscali e assicurativi, possibili incidenti, con inevitabili ricadute sulla qualità complessiva della nostra vita.

Nel seguente articolo il notissimo sostenitore della centralità dell'auto e della contestuale inutilità degli investimenti pubblici nel settore ferroviario, compie un passo falso. Infatti, nella sua prevedibile critica alla Città 30 intesa come panacea  risolutiva di tutti i mali della mobilità urbana, non fa che riproporre la centralità dell'auto, ovvero l'antitesi della Città 30 nella compiutezza delle sue finalità.

NEWS

Lettera aperta al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini

Articolo di Benzina Zero

Le bufale sulla Città 30

 

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