Alle Istituzioni competenti
I Residenti e i Condomini del Condominio di via Amico Aspertini 107/201, inviano il presente esposto, all'attenzione degli Amministratori e degli Enti in indirizzo, per la grave e insostenibile situazione venutasi a creare a seguito sia dell'installazione del distributore AGIP ed in particolare degli impianti di distribuzione di metano e GPL adiacenti alle nostre proprietà immobiliari, sia all’indecoroso, pericoloso e incivile stato di abbandono dell’area verde pubblica di via Amico Aspertini confinante con il civico 107, già da tempo segnalato al Dipartimento Tutela Ambiente del Comune di Roma, nella persona del Direttore responsabile, non ottenendo ad oggi ne risposte ne interventi (allegato 1).
Tale area di verde pubblico, originalmente nata e creata senza la presenza del mega distributore della Soc. AGIP, veniva prima regolarmente curata, manutenuta e soprattutto tenuta costantemente pulita e contribuiva anche ad attenuare il frastuono prodotto dal traffico veicolare veloce del Viale di Tor Bella Monaca, che scorre a pochi metri dall’edificio condominiale.
L'autorizzazione del Comune di Roma all’attuale localizzazione del mega distributore, che precedentemente prevedeva lo stesso edificato incredibilmente a fianco di una scuola elementare, venne data a seguito delle vive proteste degli abitanti della zona.
Con identica incredibile decisione fu costruito accanto al nostro condominio, distruggendo un’area verde e alberata, che oltre ad essere utilizzata dai residenti separava acusticamente in modo efficace le nostre abitazioni dal sottostante viale di Tor Bella Monaca, determinando una serie di pesanti penalizzazioni ambientali, paesaggistiche, patrimoniali e urbanistiche di seguito elencate:
Sottrazione all’uso pubblico e distruzione di un’area verde alberata, con negative modifiche paesaggistiche;
Posizionamento dei grandi serbatoi per il GPL, dei compressori e colonnine di distribuzione vicinissimi al fabbricato condominiale, con preoccupazioni relative alla sicurezza a cui nessuno fino ad oggi ha dato alcuna risposta, creando dubbi e perplessità sulla regolarità dell’autorizzazione;
Inquinamento atmosferico e continuo gravissimo disagio olfattivo per l' odore di gas che si avverte sia nei momenti di rifornimento degli autoveicoli sia durante lo scarico del gas tra le autocisterne e i serbatoi posizionati a poche decine di metri dalle nostre abitazioni;
Inquinamento acustico dovuto ai compressori del metano e GPL che entrano in funzione anche nelle ore notturne;
Rilevante diminuzione del valore patrimoniale delle nostre abitazioni;
Creazione di un'isola di calore in vicinanza delle abitazioni private del verde;
Complessiva riduzione della qualità della vita nelle nostre abitazioni;
Realizzazione di un’ennesima struttura funzionale al trasporto privato (in 150 metri di viale ne sono stati costruiti ben 3, AGIP, TOTAL ERG e REPSOL, quest’ultimo nello stesso senso di marcia e dotato anch’esso di distribuzione di GPL), in una città già molto motorizzata e inquinata contrariamente agli indirizzi che la nuova Giunta Comunale sta pubblicizzando (colonnine di ricarica per trazione elettrica);
Un complessivo intervento sul territorio che si dimostra non in linea con una politica urbanistica volta alla sostenibilità e a rendere più sane e vivibili le periferie, pertanto in palese violazione degli impegni sottoscritti nella Carta di Aalborg specificatamente nella prima parte e in particolare negli articoli 7-14.
Totale abbandono da parte degli Enti predisposti alla cura e manutenzione della restante confinante area verde, con erba ormai divenuta una selva di arbusti alti oltre un metro che nascondono pericoli per chi ci si avventura quali tombini profondi e senza coperture, rifiuti di ogni genere e alberi mai potati con fronde che toccano il suolo e che hanno rami secchi e pericolanti che sovrastano punti di frequente passaggio;
Nessun intervento dell’ACEA per mettere un armadio di distribuzione elettrica presente al margine dell’area verde pubblica, con morsetti e conduttori a vista ed esposti alle intemperie, nonostante gli avvisi di pericolo inoltrati al pronto intervento.
Dopo aver contattato diverse volte gli operatori impegnati alla pulizia di altre aree verdi e dopo circa due anni di attesa per l’intervento di pulizia richiesto, pochi giorni prima del 4 dicembre 2016 (data del referendum costituzionale), veniva effettuato un sommario intervento di taglio erba nell’area verde di via Aspertini, senza però ripulire la stessa dagli innumerevoli ributti di rifiuti, né di potatura dei rami secchi e pericolanti degli alberi, né di messa in sicurezza dei numerosi tombini scoperti ed infine senza provvedere alla sistemazione e messa in sicurezza dell’armadio di distribuzione elettrica tuttora estremamente pericoloso.
Alla data odierna la situazione di indicibile degrado che siamo costretti a subire non è in alcun modo cambiata anzi, si è ulteriormente aggravata per il costante continuo e incontrollato ributto di rifiuti sia organici che di mobili, frigoriferi e quant’altro immaginabile nei pressi dei cassonetti posti al limite dell’area verde e che, nonostante il continuo impegno dell’AMA nel provvedere alla pulizia ed alla rimozione dei rifiuti ingombranti non risulta alcun atto (telecamere e interventi della Polizia Locale) utile a risolvere e impedire questo stato di enorme degrado.
Vorremmo ricordare che le città sono responsabili di una parte rilevante del contributo antropico all'effetto serra e dell'inquinamento acustico e atmosferico ma vorremmo anche sottolineare che per il raggiungimento degli irrinunciabili obiettivi di sostenibilità, salute e qualità della vita dei cittadini anche oculate e responsabili autorizzazioni a costruire strutture di questo genere a circa 20 metri dalle fondamenta di un condominio di sei piani con 114 famiglie di onesti lavoratori, unitamente al mantenimento del decoro e della relativa sicurezza anche igienica, sono fondamentali per creare quella “qualità di vita e fiducia negli amministratori” oggi sempre più necessaria.
Certamente Tor Bella Monaca non fa parte di una "zona territoriale di tipo 1", né è sottoposta a vincoli ambientali o paesaggistici, ma riteniamo di straordinaria importanza dare un segnale nuovo e diverso ai problemi e alla qualità della vita di cittadini che si vedono colpiti nel loro primo bene, quello della casa, costato anni ed anni di sacrifici.
CHIEDIAMO
Al Comune di Roma nella persona del Sindaco e degli Assessori competenti, unitamente agli Amministratori del VI° Municipio, di intervenire:
Presso l'ENI, per quanto concerne il problema del mega distributore AGIP, al fine di trovare una civile soluzione dei nostri problemi all'altezza delle sensibilità, responsabilità, valori e nuove visioni urbanistiche, che caratterizzano i nostri tempi e che disegneranno il nostro futuro. L'ENI oltretutto ne otterrebbe un ritorno d’immagine e forse non solo l'ENI. La nostra più immediata proposta è di dislocare altrove e distanti dal fabbricato i serbatoi e i compressori del metano e del GPL e lasciare quell'area libera da attività rumorose e inquinanti, come una sorta di cuscinetto acustico, permettendo ai residenti la possibilità e il diritto soprattutto d'estate di tenere le finestre e i balconi aperti.
Presso L’ARPA, in attesa di una soluzione definitiva dei problemi esposti, per verificare la regolarità e la funzionalità dei sistemi di sicurezza adottati nell’impianto GPL e Metano e verificare le cause del continuo nauseante odore di gas proveniente dagli stessi, che nelle ultime settimane è diventato a volte insopportabile unitamente ai livelli di rumore sia diurno che notturno.
Presso L’Assessorato e Dipartimento competente alla manutenzione delle aree verdi per sollecitare un urgente e risolutivo intervento di manutenzione, pulizia e messa in sicurezza della restante area verde, da anni abbandonata a un degrado insopportabile (vedere link allegato della planimetria dell’area e le foto dell’alleg. 2).
https://www.google.it/maps/@41.8751261,12.6249499,228a,20y,64.98h,45t/data=!3m1!1e3?hl=it
Presso la ASL competente per verificare le condizioni igienico sanitarie dell’area verde e i relativi pericoli igienici a cui sono sottoposti gli abitanti delle abitazioni vicine.
Presso Il Comando della Polizia Locale e della Direzione dell’AMA per sollecitare frequenti interventi di controllo e l’installazione di telecamere atte ad individuare e sanzionare gli incivili comportamenti di chi scambia la strada per una discarica personale disattendendo le norme sulla differenziazione dei rifiuti e il loro corretto conferimento.
Presso l’ACEA per sollecitare con urgenza l’intervento sull’armadio di distribuzione elettrica presente al bordo dell’area che ha conduttori e morsettiere esposte a possibili contatti con persone e che risulta danneggiato e esposto alle intemperie. Questo problema è già da tempo a conoscenza del Pronto Intervento dell’ACEA che ha solo provveduto a proteggerlo con un sacco della nettezza urbana e con dello scotch che nel tempo si è tolto.
Non chiediamo molto, solo chiarezza sulla regolarità delle autorizzazioni e sulle relative responsabilità che hanno permesso questo scempio e causato questo stato di degrado e d’incuria in evidente contrasto con una responsabile urbanistica ma soprattutto con gli impegni assunti ad Aalborg.
Decoro, sicurezza e aria respirabile sono il minimo che possiamo chiedere!
Decisivo è avere al nostro fianco gli Amministratori cui abbiamo dato fiducia.
Il Condominio di Via Amico Aspertini 107/201
Roma 2017