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Città da trogloditi!

La prima immagine è di Luleä, in Svezia, la seconda è la periferia di Roma Est.

 

Vi proporrò ora un confronto, se avete la pazienza di seguirmi, fra due città svedesi, una delle quali Stoccolma, e alcuni comuni italiani tra i quali la città di Roma, città mediterranea.

Cosa dire delle città svedesi?

Decisamente orribili, abitate da trogloditi!

 

Percorrendole in lungo e in largo (con Google Maps) si vedono poche automobili, pochi semafori, poco traffico, pochi distributori di carburante se rapportati alla più progredita e vivibile Roma, insomma scarsi e insufficienti segnali di civiltà.

Di seguito un confronto tanto per cominciare tra Roma Est e Stoccolma nell'offerta di distributori di carburanti. Poi a seguire la città di Luleä viene confrontata con comuni italiani aventi comunque un minor numero di abitanti. Come si può vedere situazioni imparagonabili nella distribuzione territoriale di tali "vitali" impianti in ambito urbano e suburbano.

Nel caso di Roma Est nella prima immagine di Google Maps non vengono riportati tutti, mancano ad esempio quelli su via di Torrenova: IP ed ENI.

Di seguito le immagini Google Maps di alcuni distributori di carburanti (PREEM) di Stoccolma. Come si può constatare, oltre allo scarso numero non sono neanche posti nelle immediate vicinanze delle abitazioni a differenza della più "civile" Roma. 

Ecco al proposito alcuni esempi di Stoccolma:

Torniamo ora finalmente alla civiltà di Roma.

Di seguito alcune immagini di Roma Est:

Qualcuno, pochi per fortuna, hanno definito l'ultima immagine

UNO SCEMPIO URBANISTICO E AMBIENTALE!

Solo perché hanno sottratto e cementificato preesistenti aree verdi alberate per finalità funzionali alla motorizzazione privata?

Evidentemente non si rendono conto che tali impianti sono estremamente utili e necessari se vogliamo mantenere il nostro glorioso primato europeo nel tasso di motorizzazione.

Il popolo motorizzato chiedeva distributori e l'illuminata P.A. glieli ha concessi facendo di tutto per vincere le resistenze dell'ENI e di altre compagnie petrolifere  che non ne volevano proprio sentir parlare essendo completamente contrarie. A parte poi che alcuni poco illuminati genitori si erano opposti all'installazione del distributore ENI nei pressi di una scuola elementare, ma alla fine per fortuna ha prevalso il buon senso e la pubblica utilità così che il distributore promesso ha trovato felicemente il suo posto accanto ad un edificio residenziale i cui residenti stavano ancora pagando il mutuo per la prima casa. Insomma tutto è bene quello che finisce bene!

Di seguito un particolare del distributore ENI di TBM. Notate l'accuratezza, il pregio ambientale con il quale i compressori di metano e gpl (noti per i loro elevati livelli di inquinamento acustico e per le frequenti dispersioni di gas) sono stati posti in prossimità dell'edificio residenziale, sostituendo una "inutile" area verde con del sano cemento. Qualità urbanistiche che le città svedesi se le sognano, eppure ricordiamoci bene che anche loro hanno firmato la Carta di Aalborg! Se non sapete cosa sia la Carta di Aalborg poco male, infatti non la conosce neanche il comune di Roma e comunque meglio dimenticarla.

 

Le città svedesi, le illustri città nordiche, dimostrino almeno un minimo di coerenza con gli impegni presi!

I nostri scrupolosi impegni sull'osservanza della Carta di Aalborg non lasciano dubbi, mentre loro ne devono fare di strada per arrivare ai nostri standard urbanistici!

Veniamo ora alla Mobilità

Ecco qui sotto come appariva il 13 aprile 2020


CLICCARE SUL TESTO PER APRIRE IL COLLEGAMENTO
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Quelle odiose, insulse, inutili, anacronistiche piste ciclabili.

Nella seguenti immagini intorno al Colosseo notate per caso qualche stupida pista ciclabile? NO, a Roma per fortuna sono scarse, sono semplicemente delle "rotture" per gli automobilisti che hanno in una moderna città il sacrosanto diritto di procedere spediti, senza impedimenti, sempre che non ci sia traffico.

Stazione Roma Termini. Notate nelle seguenti immagini la completa assenza di piste ciclabili, esattamente come deve essere una moderna città funzionale e fedele all'auto, cioè alla nostra amata Regina Viarum.

Son questi i modelli che le città del nord Europa ci devono copiare!

Notate ora nei pressi della Stazione centrale di Stoccolma quelle inutili stupidissime piste ciclabili e per la micromobilità elettrica, delimitate da segnaletica orizzontale bianca, che sottraggono "prezioso" spazio vitale alle auto, un indegno oltraggio alla regina della città, alla vera e indiscussa "Regina Viarum".

Ecco ora un confronto sul trasporto pubblico, tra Roma e Stoccolma, riferito tra le rispettive stazioni ferroviarie centrali e località suburbane poste a distanze pressoché simili in direzione Sud-Est. Notate comunque come in entrambi i casi i tempi auto siano più o meno negli stessi rapporti con i tempi del trasporto pubblico:

In conclusione possiamo dire che l'Automotive, grazie all'illuminato supporto mediatico e politico manterrà saldamente il suo dominio sulla mobilità sia urbana che extraurbana e l'auto resterà nel nostro amato Paese la REGINA VIARUM.

Noi che non siamo TROGLODITI non possiamo che esserne fieri.

Da Il Sole 24 Ore:

"Soltanto così il coronavirus non sarà passato invano, ma forse sarà servito ad aprire scenari più solidali o più virtuosi, ma sempre con al centro un’automobile".

Meno male che nel nostro Paese vi sia ancora una Stampa seria e responsabile che sa dare il suo pieno contributo alla Civiltà, facendoci sentire orgogliosi e fieri di essere italiani, apprezzati nel mondo!

NdA (questa volta seria) sui due articoli linkati:

Il fronte dell'Automotive, forte del garantito supporto politico-mediatico, non è poi così saldo e granitico come si potrebbe pensare, tra i due articoli si notano ampie differenze di prospettive e valutazione, è su queste crepe del muro che dobbiamo lavorare!


NdA sul trasporto pubblico e la ciclabilità:

Si è ritenuto opportuno basare il confronto sulla ciclabilità delle città facendo riferimento alla Stazione ferroviaria Centrale, luogo deputato per eccellenza allo scambio modale e pertanto un parametro sicuramente attendibile dei risultati raggiunti da una pubblica amministrazione sulla mobilità sostenibile rappresentata sia dal trasporto pubblico che dalla ciclabilità.

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