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IMMAGINA...

Il re è nudo!

Non sono riuscito a dirlo meglio, ma non possiamo continuare a prenderci in giro.

 

Se le città vogliono liberarsi del dominio urbanistico mentale culturale politico ed economico dell'auto devono cominciare a farlo liberandosi anche dei suoi corollari urbanistici che ne fanno da potente supporto. Certamente fra questi vi sono strade di scorrimento, parcheggi, "passanti di mezzo", saloni dell'auto, ma qui mi soffermo in particolare sui distributori di carburanti e autolavaggi che parimenti concorrono a una pessima qualità urbana e residenziale, facendo la loro parte nel sostegno al modello economico e di mobilità incentrato sull'auto.

PETIZIONE CHANGE.ORG →STOP agli autolavaggi RUMOROSI sotto le finestre di casa
PETIZIONE CHANGE.ORG →STOP agli autolavaggi RUMOROSI sotto le finestre di casa

Quando si arriva all'autorizzazione di distributori su aree verdi urbane, per di più con il greenwashing del metano...

LINK SULL'IMMAGINE →Le criticità ambientali di Via Tor Bella Monaca
LINK SULL'IMMAGINE →Le criticità ambientali di Via Tor Bella Monaca

 

quando si assiste al proliferare di autolavaggi nei condomini arrecando rumore, traffico indotto, consumi di acqua, allagamenti cantine, deprezzamenti immobiliari...

vuol dire che l'urbanistica tocca il fondo più nero della sua involuzione, nella più totale prostituzione a interessi che nulla hanno a che fare con il futuro, la qualità della vita e la qualità urbana.

Terribile che tutto ciò avvenga nel silenzio dei cittadini e nella complicità di politica e istituzioni.

Dove sono gli ambientalisti e le forze di sinistra ambientalista nel proporre nuovi strumenti legislativi urbanistici in materia?

È proprio sullo strumento normativo urbanistico che si deve cominciare a intervenire dando il segno di una svolta politica e culturale.

Osservate al seguente link l'asservimento normativo al dominio automobilistico espresso da una delibera del Comune di Roma dove si dà il via libera a distributori e autolavaggi a supporto di città disegnate sull'auto e intorno all'auto.

Senza dimenticare l'abolizione delle distanze minime reciproche tra distributori (►link), stravolgimenti del DM 24/5/2002 (►link) con rapidi cambi di destinazione d'uso delle aree verdi urbane in loro favore, nell'angoscioso silenzio mediatico e politico sia delle forze di governo che di opposizione.

 

Quando le città sono costruite e disegnate per l'auto e sull'auto, "l'automobilista" e la sua auto diventano i soggetti economici di riferimento del modello socio-economico delle città e questa normativa del Comune di Roma del 2015 ne dà esauriente prova.

Il ruolo della Magistratura

In conclusione non potevo eludere il ruolo della MAGISTRATURA:

Infatti in questo contesto socioculturale una domanda sorge imperiosa:

perché la giurisprudenza "dà sempre una mano" nel tutelare prontamente la qualità della vita dei cittadini?

Di questo modello urbano fondato su attività rumorose moleste e inquinanti, tutte a supporto di una mobilità auto-centrica e insostenibile, distributori di carburanti compresi, ne è forse il gendarme e cinghia di trasmissione?

Immagina...

Immagino città che mettano al primo posto la salute, la qualità della vita e il benessere dei residenti insieme alla qualità urbana, ai servizi pubblici, al verde, alla Sanità e al trasporto pubblico...

città dove nei (pochi) conflitti  e contenziosi fra qualità della vita dei cittadini residenti e attività economiche inquinanti, deturpanti e rumorose siano sempre i residenti a prevalere e a pesare di più, sia nella coscienza civile che nei correlati ordinamenti e sentenze della Magistratura.

Sogno e immagino città dove il tessuto economico in tutte le sue espressioni sia al servizio della città e dei suoi cittadini e non il contrario.

Sogno e immagino laboratori di futuro nelle città.

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