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Superbonus →interrogativi

Superbonus Aspertini

Considerazioni e richieste

Aggiornato 30/12/2023

 

Vedere anche in

RomaBlog ►Qualità Urbana   ►Albedo e Qualità Residenziale

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A ulteriore conferma di quanto riportato nel precedente articolo sulle competenze e responsabilità del direttore dei lavori e sull'obbligo di vigilanza durante le fasi di realizzazione dell'opera, anche in ambito Superbonus, ecco di seguito due altre precisazioni da parte di autorevoli siti:



La seguente immagine è estratta dal precedente articolo di RomaToday in link

ROMATODAY
ROMATODAY

POSTO CHE:

  1. la qualità dell'involucro edilizio resta il primario e più qualificante obiettivo del Superbonus determinando i fabbisogni energetici e il comfort abitativo.
  2. la qualità dell'involucro edilizio è determinata dall'indice di prestazione energetica invernale EPH,nd in rapporto all'edificio di riferimento posto in classe A1, e dagli indicatori di prestazione energetica estiva Asol/Asup,utile – Yie
  3. "La classe energetica non è un indicatore sufficiente a valutare la qualità e il valore di un edificio" (ing._Sanfilippo) essendo la risultante in combinazioni variabili sia del livello di isolamento termico come anche dell'apporto di energia rinnovabile destinata a pompe di calore in grado in tal modo di ridurre l'indice EPgl,nren, indicatore della classe energetica. Non dimentichiamoci infatti che tutti gli impianti termici di riscaldamento e raffrescamento, quando supportati da energia rinnovabile come il Fotovoltaico (FV), possono mascherare e bilanciare le carenze qualitative dell'involucro, per di più con aggiuntivi costi di manutenzione proporzionali alle dimensioni degli impianti stessi.
  4. Le criticità finora oggettivamente emerse e segnalate sono tali e tante da far incrinare del tutto la fiducia riposta nella ditta esecutrice ponendo seri dubbi sulla qualità delle opere riferite all'involucro edilizio e di conseguenza anche sulla classe energetica raggiungibile.
  5. Il cappotto termico e nanotecnologie, prima ancora degli impianti termici, se non eseguite "a regola d'arte" compromettono notevolmente sia la classe energetica, sia la qualità dell'involucro edilizio espressa nell'APE dalle faccine. Potendo comportare anche problemi di asseverazione e decadenza dai benefici fiscali.

Chiedo pertanto a fronte delle suddette considerazioni:

  1. chiarimenti sulle procedure messe in atto unitamente alla richiesta di soluzioni concrete per le criticità finora rilevate sul cappotto termico, nanotecnologie, canne fumarie...

  2. chiedo e chiediamo all'arch. progettista un chiarimento sulla CILA pervenutaci in particolare riferimento all'asseverata APE post operam dove, nella prestazione energetica invernale, una eloquente faccina delusa certificherebbe senza alcun dubbio

    EPH,nd > 1,7 × EPH,nd,limite.

    Ovvero 12,91 > 1,7 × EPH,nd,limite

    per cui ne conseguirebbe →EPH,nd,limite <= 7,59 kWh/m² anno.

    La differenza con 12,91 ipotizzata nell'APE post operam non è di poco conto considerando anche la specifica al punto 2.1 d) dell'Allegato A (Decreto 6/8/2020)

    In termini più espliciti la qualità dell'involucro edilizio risulterebbe dichiaratamente e sorprendentemente inferiore a quella dell'edificio di riferimento in classe A1. Del tutto logico quindi attendersi un ulteriore peggioramento di tale situazione da opere edilizie non eseguite a regola d'arte.

  3. Grave, intollerabile e insostenibile resta poi la situazione sotto il profilo sanitario, segnalata e verbalizzata anche nell'ultima assemblea dell'11 maggio, per la quale alcuni condòmini si trovano costretti a respirare sul proprio balcone, comunicante con soggiorno e cucina, i fumi tossici e cancerogeni, ricchi di particolato fine, emessi dalle caldaie non ancora sostituite essendo in attesa, come convenuto e motivato in precedenti assemblee, di una caldaia più performante e modulante e con una assistenza migliore di quella fornita dalla caldaia spagnola proposta dal General Contractor. L'impossibilità di incanalare i fumi nella canna fumaria, come previsto dalla normativa a tutela della salute, determina una situazione invivibile e in palese contrasto con tutte le normative in materia. Scontata è pertanto la richiesta di urgenti e improcrastinabili soluzioni, o almeno la chiarezza della possibilità o meno di soluzioni alternative alla caldaia proposta dal General Contractor.

Inaccettabile, intollerabile e incivile il ricatto sanitario sulla salute imposto dal General Contractor con la caldaia HTW Pacific avente scarsa assistenza e inadeguata modulazione...

"O mangi questa minestra,

o salti dalla finestra!"


Tabella_2 →Coefficienti maggiorativi o riduttivi dell'indice EPgl,nren,rif,standard determinanti gli intervalli delle classi energetiche

Dai seguenti dati APE forniti, e in particolare dall'APE ante operam, dal calcolo dell'edificio di riferimento e dalle faccine della prestazione energetica del fabbricato,

si evince:

EPgl,nren,rif,standard = 35,35 kWh/m² anno

EPh,nd,limite =< 7,59 kWh/m² anno

entrambi riferiti all'edificio di riferimento convenzionalmente posto in classe A1

NOTA: L'APE POST OPERAM dovrà essere ricalcolata e redatta nella sua forma di dichiarazione asseverata solo a conclusione dei lavori, sulla base dei reali interventi eseguiti.

In riferimento all'immagine "APE post operam":

12,912 <= EPH,nd,limite * 1,7

ovvero EPH,nd,limite <= 12,912 / 1,7

EPH,nd,limite <= 7,595

L'eloquente faccina triste... ancor più delusa perché in classe A4!

EPH,nd è interamente attribuibile alla qualità dell'involucro edilizio.

ALLEGATO 1  (ART. 3)  -  LINEE GUIDA APE
ALLEGATO 1 (ART. 3) - LINEE GUIDA APE

La faccina triste, consapevole della bassa qualità dell'involucro edilizio, è ben lontana dalla prestazione invernale offerta dall'edificio di riferimento. Spiegazioni?

Pertanto in questo caso:

EPgl,nren,rif,standard

14,14 < EPgl,nren,rif,standard < 75,95

EPgl,nren,rif,standard (classe A1) = 35,35

Infatti → 35,35×0,4 = 14,14

il valore EPgl,nren 75,95 della classe E è compreso nei valori ottenuti moltiplicando il riferimento standard 35,35 per un fattore > 2 e <= 2,6

(classe E) 75,95 = 35.35 *2,14851...

EPh,nd,limite

 EPH,nd,limite <= 12,912 / 1,7

→EPH,nd,limite (2019/21) <= 7,59

Decreto 6 agosto 2020 ►ALLEGATO A→2.1

d) per il punto v, oltre a quanto suddetto, con riferimento alle

tabelle 3 e 4 dell'Allegato 1 del Decreto Linee Guida APE, contiene

la dichiarazione che, dopo la realizzazione degli interventi,

l'involucro dell'intero edifico consegua almeno la qualità media per

le prestazioni energetiche invernale ed estiva;

Per la spiegazione dei simboli usati nella Verifica vedere GLOSSARIO 1 alla pag. →Approfondimenti

Nelle seguenti schede viene ipotizzato che EPw,nren ed EPv,nren siano entrambi pari a zero, ne consegue →EPgl,nren = EPh,nren

I valori EPgl riportati nella colonna "Valore calcolato" corrispondono alla somma di EPgl,nren+EPgl,ren, ovvero EPgl,tot

ad esempio nel caso dell'Apt A5 il valore EPgl 39,1186 corrisponde alla somma di EPgl,nren 23,34 + EPgl,ren 15,77 = 39,11

Gli appartamenti A1, A5, A7 e A11 appartengono a piani diversi di una stessa colonna.

A2 e A12 sono in un'altra colonna della stessa scala. 

Gli appartamenti F1, F4, F5, appartengono ad un'altra scala. F4 ed F5 sono affiancati sullo stesso piano con equivalenti metrature, F1 è posto sotto l'appartamento F4, pertanto nella stessa colonna.

Notare l'estrema variabilità dei dati evidenziati riferiti all'indice EPH,nd e alla percentuale di copertura dell'energia rinnovabile. L'unico dato attendibile e che non riserva sorprese è quello del coefficiente medio globale di scambio termico (H'T).

Notare in particolare, contrariamente a quello che ci si poteva attendere dalle esposizioni solari e dalle superfici disperdenti, l'incongruità di alcuni risultati  ottenuti dagli indici ►EPh,nd  ►EPh,tot e correlato ►Qh

Negli appartamenti A2, F1, F4 e F5 l'indice EPh,nd si abbassa notevolmente, soprattutto nell'Apt  F5 dove l'energia termica richiesta per l'intero appartamento nella stagione invernale (Qh) risulta di soli 19,79 kWh.

Negli appartamenti A2, F1, F4 e F5 il valore ottenuto per EPh.tot risulta incomprensibilmente inferiore al corrispondente  EPh,nd e addirittura si azzera per F5.

Al contrario EPh,tot espresso in kWh dovrebbe risultare sempre superiore alla corrispondente energia utile EPh.nd.  Al più potrebbe risultare in parità se l'energia utile fosse interamente fornita (copertura 100%) da fonti rinnovabili come neI caso del fotovoltaico, dato che il fattore di conversione in energia primaria è pari a 1.

EtaGh o l'equivalente ƞH è sempre ottenuto dal rapporto EPh,nd / EPh,tot →vedasi alla pag. 56 del link. Tale rapporto tra l'energia utile (EPH,nd) e l'energia primaria (EPH,tot) dovrebbe essere sempre inferiore a 1 in accordo al II Principio della Termodinamica, ma nel caso dell'APE convenzionale essendo EPH.tot ottenuto dalla conversione di EPH,nd in energia primaria secondo i fattori di conversione stabiliti nella tabella 1 dell'Allegato 1, ed essendo tale fattore di conversione convenuto a 1 nel caso dell'energia primaria prodotta dal fotovoltaico, potrebbe verificarsi, nell'esclusivo caso che l'energia primaria per riscaldamento sia interamente prodotta da fonti rinnovabili come il fotovoltaico, che il rendimento EtaGh sia pari a 1 (100% di copertura da fonti rinnovabili).

Infatti se EPH,tot = EPH,nd*1 →EtaGh = EPH.nd/EPH,nd = 1

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Copertura da fonti rinnovabili

In base al D.lgs. 199/2021 la percentuale di copertura da fonti rinnovabili per riscaldamento, raffrescamento e ACS deve raggiungere almeno il 60%.

Nei prospetti Cila ricevuti dai committenti il valore limite è posto al 50 %.

Tale valore varia nei vari appartamenti da una percentuale del 30,17 (Apt A11) al 100 % (Apt F5).

La potenza (P) richiesta in kW dalle apparecchiature servite da fonti rinnovabili è data dalla formula:

P = k * S

Dove k è uguale a 0,025 per gli edifici già esistenti oggetto di Superbonus, mentre S è la superficie (m²) in pianta dell’edificio al livello del terreno ovvero la proiezione al suolo della sagoma dell’edificio.

Ipotizzando una Superficie di 162 x 13,5 = 2187 m² si ottiene una potenza di 54,7 kW

 

GLOSSARIO RIFERITO ALLE SCHEDE ELABORATE DA TerMus ACCA software:

H't  →Coefficiente medio globale di scambio termico dell'involucro per unità di  superficie espresso in W/m²K 

EPh,nd  →esprime in kWh/m²anno il fabbisogno di energia termica utile per il  riscaldamento invernale dipendendo esclusivamente dalla coibentazione dell'involucro edilizio 

EPgl,nren →viene ottenuto dalla differenza EPgl,tot - EPgl,ren

EPgl,tot →ottenuto dalla somma EPh,tot+EPw,tot, equivalente a EPgl,nren+EPgl,ren

EPgl,ren →ottenuto dalla somma EPh,ren+EPw,ren

EPh,tot  →fabbisogno di energia primaria totale per riscaldamento (h)

                 ottenuto da EPh,nren + EPh,ren

EPw,tot →fabbisogno di energia primaria totale per ACS, ottenuto da EPw,nren+EPw,ren

EtaGh → esprime il rendimento riferito al riscaldamento, è ottenuto da EPh,nd / EPh,tot

Qh  →fabbisogno di energia termica utile riferito all'intera abitazione, viene ottenuto da EPh,nd × m² dell'unità abitativa

QhcwFR_perc  →e sprime la percentuale di copertura da fonti rinnovabili per servizi di   riscaldamento (h), raffrescamento (c) e ACS (w) 

NOTE:

Se EPw,nren = 0 →EPw,tot=EPw,ren 

→EPgl,nren = EPh,nren = EPgl,tot-EPgl,ren = EPh,tot-EPh,ren

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 1 smc di gas metano equivale a 10,69 kWh

 pertanto il fattore di conversione dei kWh in smc di gas è pari a 0,0935

Vedere anche GLOSSARIO 1in APPROFONDIMENTI

Riepilogando

Edificio Classe EPH,nd EPgl,nren
Edificio,rif,standard A1 <=7,59 35,35* (?)
Edificio reale ante operam E 25,62 75,95
Edificio reale post operam A4 (?) 12,91 14,14* (?)

*Nota per i condòmini: l'edificio,rif,standard (A1) viene considerato privo di Fotovoltaico (FV) o altre fonti rinnovabili, pertanto l'indice EPgl,nren viene determinato dagli impianti termici utilizzanti gas o energia elettrica quasi interamente derivante da energia primaria non rinnovabile (l'elettricità ha una quota di conversione in energia rinnovabile convenuta in 0,47 →Tabella 1 del D.M. Requisiti Minimi 26/06/2015).

Al contrario l'edificio reale post operam può avvalersi del contributo del FV e di conseguenza, come già spiegato, l'indice EPgl,nren si riduce avendo effetti sulla classe energetica a compensazione anche di non ottimali qualità dell'involucro edilizio. È il motivo per cui il Trentino Alto Adige adotta il procollo CasaClima basato in primis sulla qualità dell'involucro edilizio (ing. Pesaresi→link).

Tale protocollo indenne dai risultati paradossali della normativa italiana è comunque riconosciuto e operante su richiesta in tutto il territorio nazionale garantendo nelle compravendite immobiliari più attendibili ed equibrate certificazioni di classe energetica. Insomma, anche avendo a disposizione per le pompe di calore un intero campo di calcio di FV la classe energetica non aumenta se la qualità dell'involucro edilizio resta insufficiente.

Variabilità dei fabbisogni termici in dipendenza del livello qualitativo dell'involucro edilizio

sono state aggiunte le scale B-C

Ipotizziamo per gli appartamenti delle scale A-H e B-C una prestazione energetica invernale equivalente all'edificio di riferimento dotato dei requisiti minimi, ovvero con una qualità dell'involucro edilizio per la quale con opportuni valori di trasmittanza delle superfici opache verticali/orizzontali e di quelle vetrate ne possa conseguire un valore EPH,nd,limite minore di 7,6 kWh /m² anno, nell'ipotesi poniamo un valore di 7,5.

Moltiplicando tale valore per i m² della propria abitazione e dividendo per il numero di giorni di accensione degli impianti di riscaldamento convenuto a Roma in 166 giorni, otteniamo una stima media giornaliera dell'ipotetica richiesta invernale di energia termica in kWh. I consumi reali dipenderanno dall'efficienza delle pompe di calore, ovvero dal COP nelle varie condizioni operative.

Nella seguente tabella le abitazioni delle scale A-H, B-C vengono ipotizzate con una prestazione energetica invernale corrispondente all'edificio di riferimento in A1 dotato dei requisiti minimi stabiliti dal Decreto interministeriale del 26/6/2015

NOTE ►È da presumere che i consumi in kWh di PdC-chiller verranno ridotti proporzionalmente all'utilizzo della caldaia a condensazione.

nel computo globale restano poi da aggiungere i consumi elettrici delle elettropompe e dei fancoil

EPH,nd = 7,5 kWh/m² annoALTA prestazione energetica invernale del fabbricato

Scala

PdC→Potenza termica

richiesta in kW

Media giornaliera

del fabbisogno termico

in kWh

→EPH,nd×Sm²/166

Consumo PdC

kWh /giorno

COP 2,73-2,56

A7W55

Produzione

FV al netto dei

consumi scala

→KWh giorno

A

12 utenze

1103 m² →8,77 kW

1103 m²→50

18,32 - 19,53

inverno→38,6

H inverno→37,4
B-C

30 utenze

1260 m²→10 kW

1260 m²→57

20,9 - 22,26

inverno→25,1

Nella seguente tabella l'ipotesi riferita all'Apt A11 con EPh,nd = 33,83 

EPH,nd = 33,83 kWh/m² annoBASSA prestazione energetica invernale del fabbricato

P = EPh,nd * S m² * (20 °C - T_progetto) / GG / ore funzionamento

Apt

PdC→Potenza termica

richiesta in kW (P)

Media giornaliera

del fabbisogno termico

in kWh

→EPH,nd×Sm²/166

Consumo PdC

kWh /giorno

COP 2,73-2,56

A7W55

Produzione

FV al netto dei

consumi scala

→KWh giorno

A11

97 m²→3,48 kW

19,77

7,24 - 7,72

inverno→38,6

38,6/12=3,22

Da ciò si evince l'estrema variabilità dei fabbisogni e consumi energetici in assoluta dipendenza dalla qualità dell'involucro edilizio che resta la determinante precondizione al comfort abitativo, nonché al valore dell'edificio e degli stessi appartamenti.

Pertanto l'efficienza e dimensionamento degli impianti termici centralizzati e connessi consumi non possono che dipendere da questa determinante precondizione.

A motivo della rilevanza delle questioni poste si resta in fiduciosa attesa dei chiarimenti richiesti.

NOTA SULL'APE:

L'APE ante operam deve essere redatto in forma di dichiarazione asseverata secondo le modalità stabilite dall'art. 119 (comma 3) del DL 34/2020 (Decreto rilancio) e successive precisazioni del DM MiSE del 6 agosto 2020 in riferimento all'APE convenzionale.

Tale dichiarazione è un atto fondamentale e costitutivo del Superbonus al fine della dimostrazione del salto di almeno due classi che verrà poi certificato e precisato nei dettagli energetici e prestazionali nel conclusivo APE post operam. 

Imprescindibile per valutare la prestazione energetica invernale del fabbricato è l'indice EPH,nd,limite espresso dall'edificio di riferimento.

In conclusione i chiarimenti richiesti

  1. In riferimento alla documentazione Cila pervenutaci si chiedono spiegazioni all'architetto progettista del motivo per cui gli appartamenti nell'Ape post operam risulterebbero con le faccine tristi nel comfort termico invernale a fronte della riqualificazione portante del Superbonus, ovvero il cappotto termico e la sostituzione infissi. Per di più in contrasto anche alla normativa disciplinante il Superbonus che nel Decreto 6 agosto 2020 "Linee guida APE" Allegato A 2.1 comma d) prevede che, dopo gli interventi di riqualificazione energetica, "l'involucro dell'intero edifico consegua almeno la qualita' media per le prestazioni energetiche invernale ed estiva".
  2. Inoltre si chiede il motivo per cui non viene neanche raggiunta una qualità dell'involucro edilizio almeno pari a quella dell'edificio di riferimento, come noto posto in classe A1, privo di fotovoltaico e avente i requisiti minimi di legge. Infatti l'edificio di riferimento avrebbe secondo i prospetti APE consegnatici un valore EPh,nd,limite non superiore a 7,6 kWh/m² anno, mentre noi ci ritroveremmo tra 22 e 34, quindi ben lontani dall'EPh,nd,limite a fronte di un intervento edilizio di una certa rilevanza.
  3. Altra questione è la classe raggiunta dagli appartamenti perimetrali, più esposti all'ambiente esterno, almeno per tre lati, che contrariamente alla logica e alle attese risulterebbero con un indice H'T, ovvero un livello di dispersione termica, inferiore a quelli centrali e meno esposti ottenendo una classe energetica addirittura migliore pur avendo gli stessi impianti termici.
  4. C'è infine da rilevare il calcolo completamente sballato restituito da TerMus su alcuni appartamenti risultanti in classe A4 che avrebbero addirittura una rendimento termico nettamente maggiore di 1 contravvenendo in pieno al 2° principio della termodinamica per il quale il rendimento termico di qualsivoglia impianto è sempre inferiore a 1. Al più, in base alla attuale normativa, il rendimento EtaGh, dato dal rapporto EPh,nd / EPh,tot, potrebbe al massimo raggiungere il valore di 1 (100%) ipotizzando per assurdo che tutta l'energia utile EPh,nd necessaria al riscaldamento invernale, sia interamente fornita da fonti rinnovabili e pertanto convertita con un fattore 1 in energia primaria (EPh,tot) come da tabella 1 dell'allegato 1. Sballati anche diversi valori EPh,nd riferiti a vari appartamenti.
  5. Dai dati fornitici resta del tutto evidente che le classi A, determinate dall'indice EPgl,nren, possono essere eventualmente raggiunte non tanto in virtù della qualità dell'involucro edilizio, bensì ricorrendo all'artifizio dell'apporto energetico del solare termico e del fotovoltaico in grado di ridurre notevolmente, in rapporto al loro contributo, l'indice EPgl,nren per la nota relazione EPgl,nren = EPgl,tot - EPgl,ren. L'ovvia conseguenza è di restare in totale dipendenza dai loro apporti, e costi, al fine del raggiungimento di più alte classi energetiche con minori consumi fossili. Viene pertanto da chiedersi: quali classi energetiche potranno mai raggiungere gli appartamenti che rinunciano a tali allacciamenti con valori EPh,nd così distanti dall'edificio di riferimento?
  6. Ultima considerazione è la percentuale di copertura da fonti rinnovabili e le potenze richieste dalle apparecchiature da queste servite. A fronte di un valore limite del 50 % riportato nelle attestazioni APE post operam (60% nel d.lgs 199/2021) tali coperture variano inspiegabilmente dal 30,17 al 100 %, mentre per la potenza P richiesta dalle apparecchiature secondo la formula P=k*S, ovvero kW = 0,025 * S (m² dell'edificio) sembra che le potenze installate siano abbondantemente al di sopra dei valori limite stabiliti dal d.lgs 199/2021

In considerazione di quanto esposto resta pertanto del tutto naturale e conseguente la richiesta di chiarimenti in merito.

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